Gli anni delle avanguardie

La prima intuizione di Ugo Nespolo si manifesta nella decisione significativa di affiliarsi al movimento dell’Arte Povera, partecipando attivamente a esposizioni curate da Germano Celant, figura chiave nella teorizzazione di questa corrente. Emblematica è la sua presenza alla mostra Con-temp-l’azione, dove si confronta con artisti di spicco quali Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, e Gilberto Zorio, contribuendo alla definizione collettiva di un’estetica che sfida i materiali e i linguaggi tradizionali.

Origine ed evoluzione

Nella Torino degli anni ’60, Ugo Nespolo trova nell’Arte Povera l’origine di una poetica in continua evoluzione, alimentata da una curiosità senza limiti.

Per Ugo Nespolo, la partecipazione al movimento dell’Arte Povera rappresenta un punto di avvio fondamentale: un’opportunità per esplorare un linguaggio e dei materiali destinati a permeare stabilmente la sua poetica. Tuttavia, questi elementi non rimangono statici, ma si trasformano in sintonia con l’evoluzione storica, culturale e sociale. La sua visione, dinamica e mai immobile, segue il ritmo e le turbolenze della contemporaneità, riflettendo il suo temperamento creativo e instancabile.

Torino, nella seconda metà degli anni ’60, si configura come un crocevia di intenso fermento culturale, un contesto che Ugo Nespolo ha saputo intercettare con prontezza. L’interesse per i materiali definiti “poveri” e le loro implicazioni comunicative ha costituito un terreno ideale per l’elaborazione della sua poetica. Fin dall’inizio, emerge in Nespolo una curiosità esplosiva, che lo conduce a oltrepassare i confini dell’esperienza dell’Arte Povera, avviandosi verso l’esplorazione di nuovi ambiti creativi. Questo movimento continuo riflette una tensione verso una crescita personale e artistica inafferrabile, sempre aperta al mutamento.


Molotov (1968) si presenta come un gesto provocatorio e una dichiarazione di principio, suggerendo che l’arte, lungi dall’essere un’entità separata, può inserirsi attivamente nei processi di trasformazione politica e sociale, diventandone parte integrante e catalizzatrice.